"I manifesti di Federico Seneca, come pagine di storia, hanno descritto l'economia italiana e il suo percorso dalla fine della prima guerra mondiale alla seconda e al successivo risanamento economico, scandendo i progressi della nostra industria e pubblicizzando le novità sul mercato di una società modesta, non ancora convertita ad un consumismo di massa".
Francesco Milesi, curatore del "Catalogo della mostra FEDERICO SENECA", Fano, 1998
Federico Seneca è stato uno dei grandi maestri della grafica pubblicitaria non solo italiana ma europea. Nato a Fano, studia disegno al Regio Istituto di Belle Arti di Urbino fino al 1911; inizia ad insegnare alle Scuole Normali di Fano e a lavorare come cartellonista. Durante la prima guerra mondiale viene arruolato negli alpini e successivamente diventa pilota, volando anche sugli idrovolanti. In questo periodo incontra e conosce Gabriele D'Annunzio, oltre che piloti come Baracca, De Pinedo, Fontana, con cui è iniziata la condivisione dell'esperienza di aviatore durante il primo conflitto mondiale e una lunga amicizia durata per tutta la vita. All'inizio degli anni Venti del Novecento Seneca inizia la sua grande, proficua e duratura collaborazione con l'azienda Perugina, di cui diventa responsabile dell'ufficio pubblicità per dodici anni, anche quando la stessa si unisce, nel 1925, alla Buitoni. Il 1929 segna il conferimento a Federico Seneca del primo premio della Mostra Internazionale del Manifesto, a Monaco di Baviera. Il rapporto del grafico con la Perugina si interrompe nel 1933 e segna il suo spostamento da Perugia a Milano dove, avendo aperto un proprio studio di pubblicità, collabora con diverse ditte come pubblicitario. In questi anni Seneca raggiunge il culmine della sua carriera, lavorando per i più importanti nomi delle aziende italiane (Rayon, Cinzano, Talmone, Stipel,..). Inizia poi una nuova avventura nel 1936, fondando un'azienda nel settore plastico che purtroppo non avrà fortuna e Seneca tornerà quindi, dopo quindici anni, alla sua grande carriera di grafico nel dopoguerra, collaborando con grandi aziende come BBB di Monza, l'Agip, ENI, Cinzano e Ramazzotti, dove esercita come consulente pubblicitario dal 1950 al 1957-58. Si trasferisce poi nel 1969 con la famiglia a Casnate con Bernate, in provincia di Como, dove morirà nel 1976.